Alessandro Laterza, in un garbato intervento agostano, ha posto un problema importante a proposito di Matera 2019, sostenendo che la strada da intraprendere per la città lucana non possa essere soltanto quella dello sviluppo turistico e della valorizzazione a breve dei beni culturali. Il rischio è cadere nella trappola della rendita. Capitale Europea della Cultura
Microcosmo di mezzo agosto. Ti pare di disturbare. O di essere fuori luogo nel turbinio dell’industria e della società dello spettacolo. Si dovrebbe scrivere dei numeri del turismo, che va bene, dell’evoluzione di ciò che erano i distretti del piacere in piattaforme di grandi eventi che fanno marketing territoriale. Convinto che la capacità di costruire
Pochi settori fissano un’immagine delle transizioni di lungo periodo del capitalismo italiano più dell’automotive, come emerge anche dal convegno “L’Emilia dei motori” organizzato nelle scorse settimane da Confindustria Emilia. A dispetto delle previsioni sul declino ineluttabile del bene icona del ‘900, l’industria dell’auto è in ripresa nel mondo e dal 2014 anche in Europa, in
Operai e borghesi, le classi sociali tipiche del Novecento, ormai non ci sono più come ha documentato il Rapporto 2017 dell’ISTAT che ridisegna la composizione sociale del Paese. Eppure torna “l’inchiesta operaia”, non più lungo la catena di montaggio della grande fabbrica fordista, ma nella neofabbrica “finanziaria” delle banche e delle assicurazioni che mettono al
Sono tante le ragioni per volgere lo sguardo e il racconto all’universo delle imprese del terziario. In primo luogo per i numeri. Sono 2.600.000 le imprese dei settori del commercio, del turismo e dei servizi. Anche perché siamo reduci da un aspro conflitto dei taxisti, con modalità da tute blu ai tempi della chiusura delle
Ormai è chiaro a tutti: siamo nel bel mezzo di una forte accelerazione dello sviluppo di tecnologie digitali che sta determinando un’eccezionale ondata di cambiamenti. Cambia il nostro modo di vivere e di lavorare ma, soprattutto, cambia il modo fare impresa. La competitività infatti si conquista sempre più con produzioni “intelligenti” (Smart Manufacturing) che incorporano
Fabbrica del Vapore. È stato promosso – da Milano in un incontro con la nuova composizione sociale milanese al lavoro nell’innovazione diffusa sostanziata dalla denominazione glamour e british: startup, coworking, fab lab e impresa sociale (l’unica denominazione nostrana) che fanno sintesi nella sharing economy. Luca De Biase, animatore di Nova del Sole 24 Ore, nel
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